
Come il COVID-19 colpirà le imprese lucane
- Posted by Giuseppe Tralli
- On 28 Marzo 2020
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Un futuro a tinte fosche. E’ quello che, secondo Cerved, aspetta la Basilicata all’uscita da questa crisi. Certo, il Covid-19 metterà a dura prova l’economia dell’intero Paese ma, come sempre, gli effetti saranno diversi a seconda delle caratteristiche dei territori e delle strategie che sapranno mettere in campo.
Lo studio prova a definire due scenari possibili su come questa crisi potrà incidere sull’economia nazionale e su quelle regionali. La stima base prevede nel 2020 una perdita secca per le imprese italiane di circa 220 miliardi di fatturato, mentre, nell’ipotesi più pessimistica, potrebbe arrivare a circa 470 miliardi. Un conto salatissimo.
Se guardiamo invece le proiezioni regionali, le imprese lucane, che nel 2019 hanno fatturato 11,1 mld di euro, avranno in percentuale il danno maggiore con il -11% nel 2020 sull’ipotesi base e addirittura con il -26,5% nell’ipotesi pessimistica. Nessuna regione ha una previsione peggiore della nostra. E’ chiaro che il dato è determinato in gran parte dalle difficoltà dell’automotive, infatti una sorte simile alla nostra è prevista anche per il Piemonte. Ma questo non deve essere una consolazione, anzi.
La sola buona notizia è che per Cerved nel 2021 tutte le aziende recupereranno gli stessi fatturati del 2019. Quelle che resteranno in piedi.
NON TUTTI I SETTORI SOFFRIRANNO
E’ uno dei temi di questo vero e proprio tsunami economico. Questa sarà crisi simmetrica? Colpirà cioè tutti i settori in maniera indistinta? A guardare le previsioni sui settori di Cerved su scala nazionale sembrerebbe di sì ma con qualche eccezione. A crescere infatti, e con forza, saranno soprattutto il commercio on line ( + 26% scenario base e +55% nello scenario pessimistico) e la distribuzione alimentare (da +12,9 o +22,9%). Bene, ovviamente, anche il comparto farmaceutico. Una crescita è prevista anche per la cantieristica e l’ortofrutta.
LE NUVOLE SU TURISMO E MATERA
A rimetterci di più invece sarà il settore turistico alberghiero e la filiera ad esso collegata. Male, anzi malissimo gli Alberghi (- 37,5% al meglio e -73,3% al peggio), Agenzie di viaggi e Tour operator (da -35,5% a -68,8% ) come le strutture ricettive extra alberghiere ( – 37,5% se va bene e -64,2% se va male). In pratica per Matera e tutte le mete turistiche salterà l’annata.
Quella che giocherà la Basilicata, dunque, sarà una partita tutt’altro che facile. Il campo da gioco è in pessime condizioni e non basterà più, per i protagonisti dello sviluppo locale, serrare le fila se, poi, si è incapaci di portare soluzioni né disposti a prendere a spallate quello che non va.
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