LA PAURA DEL LEADER
- Posted by Giuseppe Tralli
- On 13 Settembre 2023
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Come sappiamo, la storia procede ad ondate. E ci ricorda che, nelle fasi di risacca, quando i partiti arretrano, emerge forte il potere salvifico del carisma dellโuomo solo al comando. Ha iniziato Berlusconi; poi Beppe Grillo e Matteo Renzi fino a Giorgia Meloni. Questa tendenza, con risultati alterni, si ritrova anche sui territori. In Basilicata, invece, come spesso avviene, i suoi effetti si dispiegano in maniera originale. E infatti, anche da noi i partiti arrancano ma i leader non emergono in autonomia. In Basilicata รจ la politica stessa che, ad ogni tornata elettorale, si mette in caccia di figure spendibili (specie per la Presidenza) come si fa per gli oriundi nelle nazionali sportive. Ma attenzione: โil candidato ricercatoโ deve avere caratteristiche ben precise: visibilitร e notorietร , dimostrare di essere riuscito in qualcosa (imprenditoria o professioni) e capacitร di spesa per sostenere la campagna elettorale. Perรฒ, quanto alle doti di leadership, meno ne ha e meglio รจ. Altrimenti, non sia mai, finisce che decide, sceglie, cambia e sโimpone. Ma andiamo con ordine ed analizziamo la situazione attuale. A destra, nella compagine che governa la regione, abbiamo partiti piรน o meno organizzati ma guidati da uomini che la leadership non ce lโhanno ma la vogliono imporre e, per questo, sono in continua lotta tra loro. Confondono lโambizione di potere e il potere stesso con la leadership. Allโopposizione, invece, la situazione รจ desolante: nei partiti non cโรจ organizzazione, la loro classe dirigente รจ sgonfia e le timide leadership in campo sono esauste o mantenute a galla solo da storia e comunicazione. Quindi, anche in questa tornata, come nellโultima per altro (Bardi e Trerotola), la politica, in assenza di propri leader capaci di affermarsi, รจ alla ricerca di candidati alla Presidenza molto civici e poco leader. Dโaltronde Bardi se non piace a tutti nella sua coalizione รจ perchรฉ pochi se lo aspettavano cosรฌ rigido e deciso. Ed รจ per questa stessa ragione che a sinistra, invece, certe leadership libere – che pure sono state cercate e proposte nelle scorse tornate – non hanno mai riscosso unanime consenso. Come sta avvenendo, oggi, per Chiorazzo. Ma come deve essere questo leader che la Basilicata, dai tempi di Filippo Bubbico, aspetta? Le definizioni della leadership sono migliaia e cambiano con le fasi storiche. In questi ultimi tempi, sembrano due le rotte piรน battute: il leader egoista e quello egocentrico. Il primo si caratterizza perchรฉ รจ il punto fermo del compasso con cui disegna intorno a se unโarea dโinfluenza. Tutti quelli che orbitano allโinterno di questo perimetro beneficiano della sua azione. Con loro e per loro anche la comunitร che ne รจ al di fuori puรฒ averne beneficio perchรฉ il leader egoista si muove, si sposta. Punta ad espandere il perimetro dei propri interessi e delle proprie gratificazioni creando opportunitร ed occasioni. Nel leader egocentrico questโarea, invece, รจ uguale zero. Il compasso รจ chiuso. Esiste lui e la sua rendita di potere da prolungare nel tempo. Eโ un uomo fermo ma che deve mostrarsi in movimento. Per questo si circonda di una pletora di strombazzanti comunicatori. Allora, alla Basilicata serve un leader egoista che abbia come sua area dโazione i confini dellโintera regione. Dove quelli da tutelare siano tutti i lucani. Che non chieda ma pretenda. Che governi la PA invece di subirla. Che scelga le competenze e non le conoscenze. Personalitร come questa, da un lato, spaventano i partiti ma, dallโaltro, sono quello di cui abbiamo bisogno. Speriamo che questa volta la politica, a destra come a sinistra, abbia il coraggio di metterli in campo.
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